Il copywriting è l’arte di scrivere testi che convertono i lettori in clienti.
Fin qui niente di nuovo, è la definizione di copywriting a cui tutti ci siamo abituati.
Chiara, immediata, senza fronzoli. Ci siamo così assicurati di aver compreso la teoria.
Ma la parte davvero divertente arriva quando sorge la fatidica domanda: “come faccio a scrivere un copy efficace?”
Bene, in questo articolo troveremo finalmente la risposta che ti accompagnerà nel fantastico mondo del copywriting efficace.
Vedremo:
- 5 errori di copywriting comuni;
- come evitare questi errori;
- qualche consiglio per migliorare da subito i tuoi testi.
Ma prima di proseguire nella lettura vorrei dirti una cosa importante.
Anche i copywriter più esperti possono cadere in errori che compromettono l’efficacia dei loro contenuti.
Il copywriting è un’arte e una scienza, non basta studiare a memoria regolette e definizioni, ma serve tanta pratica e tentativi ripetuti.
Perciò, iniziamo!
Indice
1. Testi troppo lunghi e poco scannerizzabili
Sarebbe meraviglioso se ogni parola dei nostri contenuti venisse letta da chi ci posa lo sguardo… ma non va proprio così.
Dimmi la verità, hai letto tutte le 179 parole che ho scritto finora?
Spoiler: no.
Ma se sei ancora su questa pagina qualcosa continua ad attirare la tua attenzione.
Perciò se vuoi che questo accada anche con i tuoi testi, non compiere l’errore di copywriting numero 1: scrivere muri di testo.
Nel 2006 il Nielsen Norman Group ha condotto uno studio sull’eye tracking che si rivela ancora attuale.
Questo studio ci conferma che gli utenti web tendono a scansionare il testo invece di leggerlo parola per parola, per questo se vogliamo scrivere copy efficaci dobbiamo incentivare questa scansione utilizzando il pattern F.
In cosa consiste?
Semplicemente alleggerire il copy dandogli una struttura snella che invogli la lettura.
A forma di F appunto.
Come ho fatto io in questo articolo; ti invito a farci caso.
Dunque come utilizzare il pattern F nei tuoi copy ed evitare i muri di testo?
- Usa paragrafi brevi (massimo 3-4 righe).
- Inserisci elenchi puntati e numerati.
- Evidenzia le parole chiave in grassetto.
- Interrompi i blocchi di testo con immagini.
- Inserisci spazi bianchi tra i paragrafi.
Vedrai che i tuoi lettori leggeranno con maggiore piacere i tuoi testi e passeranno più tempo sui tuoi canali.
2. Focus sul prodotto invece che sui benefici
Molti copywriter si concentrano troppo sulle caratteristiche tecniche dimenticando ciò che realmente interessa al cliente: i benefici.
Voglio dire, è fantastico che il tuo prodotto sia il più innovativo nel mercato.
Ma siamo sicuri che i tuoi clienti stiano cercando innovazione e non sollievo dai loro problemi?
Ma scendiamo subito nella pratica.
L’esempio lampante arriva da una quotidianità che son sicura vivrai anche tu.
Fammi indovinare…
Fatichi a prender sonno la notte, oppure dormi male, o magari ti svegli più stanco di prima e tante altre simpatiche situazioni che ogni giorno ti ricordano che sei stressato.
Se dunque volessi risolvere questo problema, quale di questi due copy ti porterebbe ad acquistare il materasso dei tuoi sogni?
- “Il nostro materasso ha molle indipendenti e memory foam”.
- “Dormi meglio e svegliati riposato grazie al supporto personalizzato del nostro materasso”.
La seconda, è chiaro.
Perché leggendo la prima probabilmente ti chiederesti “e quindi?”
Ecco, focalizzarti sulle caratteristiche tecniche non è un errore di per sé, lo diventa se gli attribuisci maggiore rilievo di tutto il resto.
Deve essere piuttosto un plus, nei titoli di coda, quando il tuo lettore ha già capito che il prodotto che gli stai offrendo risolverà i suoi problemi dandogli i benefici che desidera.
In questo caso le molle indipendenti sono la caratteristica che permette al materasso di regalare un sonno riposante al tuo cliente.
Ma è chiaro quale dei due elementi lui stia realmente cercando e lo porterà a dire “è il materasso che cercavo”, giusto?
3. Tono di voce inadeguato
Quando iniziamo a scrivere un qualsiasi copy dobbiamo avere chiare due cose:
- chi siamo;
- a chi stiamo parlando.
E lascia che ti dica che non è affatto scontato, perché troppo spesso accade che i nostri testi creino confusione in chi li legge… e questo è un errore imperdonabile.
Se a monte non hai chiara l’identità del tuo brand (o quello per cui scrivi) e l’identità del pubblico a cui ti rivolgi, le tue parole cadranno nel vuoto.
E dal momento che parliamo di testi, significa che l’identità verbale deve essere ben definita.
Sai quante volte mi capita di leggere dallo stesso brand copy che sono una volta ironici, una volta aggressivi, una volta amichevoli?
E non è un errore da prendere alla leggera, perché usare un tono di voce sbagliato può allontanare potenziali clienti.
Il fulcro del discorso sta quindi nella coerenza dei tuoi contenuti.
Se li leggessi uno dopo l’altro potresti dire con certezza che arrivano tutti dalla stessa penna?
O, se scrivi per qualcun altro, chi li legge trova l’impronta del brand a cui appartengono?
L’identità non è fatta di soli colori.
Pensa se a giorni alterni ti presentassi con loghi diversi.
Sarebbe un vero disastro, no? Probabilmente rischieresti di trovarti senza clienti in tempo zero.
Ecco, lo stesso vale per le parole che usi e il tono che dai alla tua voce.
Fai attenzione a non far scappare chi ti legge.
Per aiutarti a trovare il tone of voice più adatto puoi usare questa tabella.
Ma mi raccomando, non cadere nell’eccesso opposto.
La coerenza non richiede che tu adotti necessariamente lo stesso linguaggio per tutti i canali.
È importante invece saperlo adattare e non scrivere allo stesso modo un un comunicato stampa e lo script di un reel, per esempio.
Quindi coerenza e misura.
4. Dimenticarti della SEO
Inutile negarlo, la SEO mette un certo timore.
Per non parlare del fatto che continua a cambiare prima ancora che ci abbiamo capito qualcosa.
E se ti dicessi che puoi iniziare a dormire sonni tranquilli?
Evita questi errori per l’ottimizzazione SEO e guarda i tuoi copy ottenere finalmente risultati.
4.1 Keyword stuffing
L’inserimento forzato e ripetuto di parole chiave rende il testo artificiale.
Questo vuol dire che verrà penalizzato sia dai motori di ricerca, sia dai lettori che abbandoneranno subito la tua pagina.
Quindi, dopo aver svolto un’accurata keyword research per intercettare il search intent, usa le tue parole chiave in modo naturale e distribuiscile strategicamente nel testo.
4.2 Meta description inefficaci
Di base, una meta description deve:
- Contenere la keyword principale.
- Essere lunga 150-160 caratteri.
- Includere una call-to-action.
- Descrivere accuratamente il contenuto della pagina.
E questo è tutto ciò che ti serve per assicurarti che il tuo contenuto venga almeno aperto.
Diversamente, per cosa l’hai scritto a fare?
4.3 Struttura non ottimizzata
Un testo SEO-friendly richiede (almeno):
- Una gerarchia chiara di titoli (H1, H2, H3).
- Keywords nei punti strategici.
- URL ottimizzati.
- Alt text per le immagini.
Quindi, prima di iniziare a scrivere, perché non fare una scaletta accurata per assicurarci di non aver dimenticato nessun dettaglio?
Non dare attenzione a questi elementi ci preclude la possibilità di finire in prima pagina nella SERP. Vale la pena prestarci attenzione.
5. Call-to-action deboli o assenti
Ci siamo, hai scritto il tuo copy facendo attenzione a non commettere i 4 errori che abbiamo appena analizzato.
È arrivato il momento di convertire il tuo lettore.
Finalmente compirà l’azione per cui hai scritto il tuo contenuto.
Scrivi quindi la tua CTA:
“scrivimi per maggiori info”
Devo dirtelo, così stai vanificando gli sforzi fatti per scrivere un copy efficace.
Hai appena scritto una CTA poco chiara che non invita all’azione e l’esito sarà simile a quello di una CTA del tutto assente: conversioni pari a zero.
Ci sono alcune semplici regole per evitare di cadere in questo errore.
Le tue CTA devono essere:
- Visibili e ben posizionate.
- Specifiche e dirette.
- Urgenti ma non aggressive.
“Ordina ora e inizia a dormire meglio tra sole 48 ore”
Se evidenziato con un bel colore e posto non nell’angolo più remoto della tua pagina, aumenterai sicuramente le probabilità di conversione.
Alcuni consigli pratici per evitare qualsiasi errore
Prima di iniziare a scrivere assicurati di aver raccolto informazioni sufficienti e aver pianificato i vari step.
È necessario svolgere innanzitutto una ricerca di mercato per avere informazioni sufficienti sul tuo target di riferimento e la concorrenza.
Solo conoscendo questi due attori e mettendoli a sistema con l’identità del tuo brand scoprirai le strade migliori da percorrere per una comunicazione profittevole.
Da lì pianifica i tuoi contenuti a seconda degli obiettivi che desideri raggiungere e scrivi i copy.
Ma non commettere l’errore di pensare che dopo la pubblicazione il tuo lavoro sia terminato.
L’ultima fase della creazione di contenuti infatti è cruciale per la riuscita della tua comunicazione.
Impegnati quindi a monitorare le performance con gli strumenti che preferisci e laddove si rivelasse necessario correggere, fallo.
Ripeti poi tutto l’iter da capo.
Ma prima di passare alle conclusioni voglio condividere con te la singola azione che da sola mi aiuta a capire se il copy che ho scritto funzionerà o meno: leggerlo a voce alta.
Questo ti permetterà di avere maggiore consapevolezza di quanto hai prodotto e percepire eventuali frizioni alla lettura.
Provare per credere!
Conclusione
Evitare gli errori di copywriting è quindi fondamentale per creare contenuti che convertono.
Un testo scritto male non solo danneggia la credibilità del brand, ma può anche:
- Ridurre drasticamente il tasso di conversione
- Aumentare la frequenza di rimbalzo
- Diminuire il posizionamento sui motori di ricerca
- Compromettere la fiducia dei potenziali clienti
Ricorda sempre che il buon copywriting richiede pratica, test continui e attenzione ai dettagli.
Non esiste la formula perfetta, ma seguendo queste linee guida potrai sicuramente migliorare l’efficacia dei tuoi testi.
E se vuoi migliorare ulteriormente le tue capacità di copywriting sfoglia i nostri articoli sul copywriting efficace.